Brava Musa, ti vedo decisa
Sono le decisioni che si prendono a modificare il corso della nostra vita; molte, per fortuna, sono revocabili. Altre, poi, non è che cambino molto il nostro quotidiano ma, magari, producono grosse modifiche nel tempo.
Cambiare città può fare bene, se la nostra ci va stretta o se siamo convinti che non ci possa dare ciò che cerchiamo.
Vorrei darti un piccolo consiglio, quasi fossi tua mamma ( che magari è più giovane di me
).
Mi ricordo bene come a 16 anni ci si senta insofferenti verso tutto e si provi un forte desiderio di fare qualcosa per mettersi alla prova.
E' giusto che sia così; ben vengano gli stimoli giusti per cercare la propria strada.
Però, e mi ricordo anche questo, a sedici anni non si ha ancora la giusta maturità per valutare le difficoltà che certe scelte comportano.
E per fortuna che sia così!
Altrimenti saresti già " vecchia " ed essere vecchi a sedici anni è enormemente triste.
Cambiare città a 20 anni non è così semplice come può sembrare. Lasci la tua realtà per una a te sconosciuta che, se da una parte può darti enormi soddisfazioni, dall'altra può riservarti anche parecchie delusioni.
Non sarà il toglierti la cadenza pugliese che ti cambierà qualcosa: bisogna sempre essere orgogliosi delle proprie origini, qualunque esse siano. Ogni cultura è piena di ricchezza e il mondo non ha bisogno di persone tutte uguali ma di originalità e cuore.
Se quando finirai gli studi sarai ancora convinta di questa tua decisione, allora fallo. Vorrà dire che era una cosa cresciuta con te.
Tieniti stretta nel cuore l'immagine della tua città, perchè quella che lascerai non sarà la stessa di quando tornerai.
Perchè lei sarà cambiata ma, soprattutto tu sarai cambiata.
Ti auguro di vero cuore che cio' che desideri sia cio' che poi farai e che tu possa ottenere dalla vita il meglio per te stessa.
( ecco...lo sapevo. Ho parlato da anzianotta )