Gioppina |
|
| FIORELLO SHOW Assistere per la terza volta a uno spettacolo di Fiorello e’ stato un vero toccasana per me. Dopo un periodo buio avevo proprio bisogno di liberare la mente, seppur per qualche ora, da pensieri e preoccupazioni e di tornare a sorridere un po’. L’ occasione giusta si e’ presentata venerdi scorso, quando sono andata al Palabam di Mantova per assistere al Fiorello Show, uno spettacolo frizzante e coinvolgente che, seppur composto dagli stessi elementi (canto, ballo, satira politica e non, imitazioni e aneddoti di vita quotidiana) non e’ mai uguale al precedente. E’ questo che mi piace di Fiorello: e’ un personaggio che ha saputo reinventarsi dopo un periodo difficile, trovando il proprio modo di esprimersi e di essere se stesso senza condizionamenti e stereotipi. Mi piace paragonarlo a un caleidoscopio che, utilizzando sostanzialmente gli stessi elementi, reinventa e da’ forma sempre a qualcosa di nuovo e originale. Il suo stile spigliato e informale (si e’ presentato sul palco in accappatoio e ciabattine di spugna ) ha subito conquistato il pubblico. Tra una battuta e l’ altra Fiorello ci ha accompagnato in un personalissimo, affascinante e divertente viaggio attraverso la musica, dagli anni 20 – 30 (prendendo spunto dai ricordi legati ai suoi genitori) per poi passare agli anni 60 – 70 – 80 (rifacendosi sempre ai suoi ricordi di ragazzo fino alle prime esperienze come cantante e show man) per arrivare ai giorni nostri (fenomenale l’ imitazione dei Tokio Hotel). Accompagnato dall’ ottima band guidata dal Maestro Enrico Cremonesi, Fiorello ha giocato con le note, reinventa a modo suo e reinterpreta i brani infarcendoli di simpatici commenti e aneddoti e il pubblico lo ha accompagnato canticchiando le canzoni e battendo ritmicamente le mani. Tutti si sentivano a proprio agio, sembrava davvero di stare in salotto a chiacchierare con gli amici e a farsi un sacco di risate. Tanti i momenti particolari degni di nota, dal saluto in ricordo del grande Mike (ovviamente con Allegria!!!!) al ricordo di Michael Jackson (una versione soft di Triller che si conclude con la risata e il faccione di Ignazio La Russa), all’ assolo di batteria quale aspirante nuovo batterista dei Pooh….per finire con un collettivo BALLA BALLA di Umberto Balsamo in cui tutti dovevano alzarsi e ballare, pena una serie infinita di sfortunate coincidenze come capitato a qualche illustre ospite che in passato non ha aderito all’ iniziativa…..alla faccia della macumba!! Lo spettacolo e’ andato avanti senza sosta per due ore e mezza…alla fine tutti saltellavano, cantavano e battevano le mani, desiderando che non finisse tutto lì e che Fiore tornasse fuori e regalasse ancora un altro po’ di sé. Se ne avete l’ occasione, nelle prossime tappe del tour , andate a vedere questo spettacolo…..non ne rimarrete delusi!!
|
| |