Bollicina |
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| Oggi vi racconto una storiella: c'era una volta (bè... a dire la verità non è successo più tardi di ieri ) una ragazza (bè, ragazza è un po' troppo... diciamo una giovane babbiona così usiamo pure un ossimoro ) che camminava tranquillamente per le calli di Venezia intorno all'ora di pranzo. Mentre si dirigeva verso un supermercato vide passare accanto a lei un gruppetto di matricole dall'aria alquanto disgustata. Una di loro continuava a dire: "Che schifo!", l'altra rispose: "Stai attenta, rimani da questa parte". E mentre la nostra giovane babbiona si interrogava sulle ragioni di tale disgusto (pupù di cane? pipì di gatto? residui di alghe portate dall'acqua alta?) in quel preciso momento si rese conto di cosa stessero parlando le due studentesse... perché stava quasi per calpestarlo! Si scostò improvvisamente verso sinistra, barcollò, e infine recuperò l'equilibrio. A quel punto toccò a lei continuare il percorso pensando: "Che schifo!". Siete sicuri di voler sapere di cosa si trattasse? Tranquille la foto non ve la posto... si trattava di un caro abitante di Venezia che probabilmente nel frattempo sarà diventato un pasto gradito... no, non per la nostra protagonista (ci mancherebbe!), ma per i nuovi inquilini del Campanile di San Marco .
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