Programmi televisivi, Cosa guardiamo?

Quali sono i nostri programmi preferiti? O quelli che guardiamo maggiormente?

Dallo scorso anno, insieme ai miei figli, guardo " America's Best Dance Crew ", un programma su Mtv. Si esibiscono i migliori gruppi di ballerini " da strada " americani; è una competizione ad eliminazione e vengono giudicati sia da tre giudici che dal pubblico a casa.
Lo scorso anno ha vinto La " Quest Crew ", un gruppo formato da asiatici fenomenali.
Guardare per credere: queste sono le loro performance. Si sono anche esibiti nel film " Alvin Superstar 2 ".
Vietato imitarli: io mi sono annodata

In genere non guardo molto la tv. Da piccola adoravo la fascia pomeridiana piena di cartoni animati. I primi che ricordo sono cartoni indirizzati ad un pubblico tipicamente maschile: Mazinga, Goldrake, Star Blazers. Sono cresciuta a pane, Heidi, Candy Candy, Kiss me Licia, Creamy, Georgie, Tulipano nero, Occhi di Gatto e personaggi buffi come il pupazzo UAN -quanto mi faceva ridere coi suoi cremini, con Brandolin e con le sue lezioni di geometria!-. E chi di voi si ricorda Solletico con Mauro Serio, Elisabetta Ferracini e poi Irene Ferri? -scusatemi sto andando off topic, Susanna sarebbe una buona idea aprire un topic sui programmi con cui siamo cresciuti .
Oggi la fascia pomeridiana non è roba da bambini, anzi, la trovo proprio disgustosa. Non sopporto i vari contenitori di pettegolezzi che passano sotto il nome più sciccoso di gossip, ma che restano sempre chiacchiere piene d'aria fritta. Ho un vero rigetto per le varie Festa italiana, Vita in diretta, Italia sul 2, Pomeriggio 5, Verissimo, Studio aperto ecc.
I miei programmi preferiti oggi?
Dunque... il sabato mattina mi alzo relativamente presto perché non posso proprio perdermi TV Talk su Rai 3, condotto da Massimo Bernardini col prezioso contributo di studiosi di comunicazione (i professori Simonelli e Doglio) e giovani analisti, tutti molto preparati, tra i quali spiccano i redattori Giorgia Domeniconi e Sebastiano Pucciarelli, l'inviata Erika Brenna e l'addetta all'auditel Silvia Motta. Perché mi piace questo programma? Perché parla di televisione, quella che vediamo, quella che si vede all'estero, quella che vedremo in futuro dopo l'avvento del digitale. E se ne parla in modo approfondito ma ironico, senza prendersi troppo sul serio (grazie all'intervento di personaggi come Franco Schipani da New York). Probabilmente è l'unico talk show in cui tutti i partecipanti sono rispettosi l'uno dell'altro, in cui nessuno alza la voce o parla sopra gli altri e in cui si dà spazio a tutti. Dopo il programma c'è anche la rubrica Art news che parla di mostre in giro per l'Italia, interessantissimo. Purtroppo per questa stagione il programma ahimé è terminato, aspetterò settembre.
Ultimamente ho seguito volentieri anche Tutti pazzi per amore 2. In genere non amo troppo le fiction italiane. Gli attori sono spesso spinti da alti vertici e mancano di talento, inoltre ero rimasta un po' delusa dal lavoro fatto dagli stessi sceneggiatori per Sissi (la fiction con Cristiana Capotondi), ma la seconda stagione di questa fiction mi ha incantata per la sua comicità surreale, per le citazioni cinematografiche quasi colte, per i rimandi alla musica anni '80 con cui sono cresciuta, per i personaggi che pur essendo comici non sembravano le classiche macchiette della commedia all'italiana, e per Alessio Boni, che nel ruolo dell'ornitologo veneto e un po' baucco Adriano, con gli occhiali e un cespuglio di capelli ci ha dimostrato di essere un ottimo attore comico. Vi consiglio di cercare dei filmati su youtube in particolare su super Adriano . La fiction ha anche avuto il merito di affrontare argomenti seri come l'HIV in modo schietto e sincero, senza moralismi e atteggiamenti inutilmente bacchettoni. Bisogna dare atto a rai1 che promuovere informazione di questo tipo inuna fiction di prima serata è un elemento molto positivo soprattutto per il pubblico giovanile.
Un altro programma che amo molto seguire le poche volte che sono a casa all'ora di pranzo è Cominciamo bene... le storie, condotto da Corrado Augias, un personaggio che stimo molto per la sua cultura e buona educazione, anche se ha il difettuccio -più che comprensibile che gli si perdona volentieri- di prendere a volte l'atteggiamento del professorino in cattedra . Gli argomenti trattati all'interno della trasmissione sono moltissimi: politica, bioetica, storia, letteratura, filosofia, arte, musica, educazione civica... è il tempo ad essere limitato. Dura solo 20 minuti e a volte viene tagliato brutalmente per lasciare spazio allo sport o a vecchi telefilm americani in replica... Che ci possiamo fare, è la legge dell'auditel baby .
Per il resto quest'anno ho seguito soltanto X-Factor -che non ha bisogno di spiegazioni-, la copertina di Crozza a Ballarò (l'unica cosa che riesco a sopportare di quel programma), i 15 minuti di Luciana Littizzetto a Che tempo che fa la domenica sera -penso che a educazione e pari opportunità stia facendo molto di più lei rispetto ai nostri ministri Gelmini e Carfagna), e qualche minuto qui e là di Ti lascio una canzone. E ho detto che guardo poca tv...

Belli questi programmi!io guuardavo candy!

Lo scorso anno, casualmente, in seconda serata, abbiamo visto il primo episodio di " Eli Stone ".
Racconta di un affermato avvocato, fidanzato con la figlia del proprietario dello studio dove lui lavora, che un giorno, a seguito di un grave aneurisma cerebrale, si accorge d'essere in grado di prevedere il futuro.
Agli inizi nessuno ovviamente gli crede.
Questa sua capacità, però, gli procura solo dei problemi e gli stravolge la vita.
Hanno ripreso a trasmetterlo la domenica, alle 23,30 su Italia 1.
Il lunedì mattina, poi, ho un sonno bestia

Grazie Susanna! L'idea è interessante anche se poco originale... In fondo Stephen King ha scritto La zona morta quasi 30 anni fa, giusto?

La mia ultima scoperta è un telefilm americano che si intitola True blood.
Indovinate di cosa parla?
Esatto: vampiri. Ma siamo lontani anni luce da Twilight e da tutte quelle fans tredicenni in piena cirsi ormonale per i pettorali scolpiti a tartaruga del bel licantropo Jacob. Questo telefilm parla di vampiri VERI, non di biondi giocatori di football americano un po' anemici. In True Blood i vampiri hanno canini da veri vampiri. In True Blood i vampiri non escono di giorno. In True Blood i vampiri cattivi sono davvero cattivi e fanno delle vere stragi senza aver bisogno di poteri particolari. La serie è trasmessa in tarda serata a causa del troppo sangue e per le diverse scene di nudo (in America sono piuttosto severi riguardo la programmazione televisiva e cinematografica per l'infanzia: ci sono diverse fasce di valutazione a seconda del tipo di film. Un film può essere vietato ai ragazzini al di sotto dei 13 anni -e qui basta la presenza di una parolaccia- o ad adolescenti al di sotto dei 17 anni -a causa di scene violente o di sesso-). In alcuni paesi il telefilm è stato addirittura vietato ai minorenni -Inghilterra, Nuova Zelanda, Canada e Ungheria solo per citarne alcuni-. Non ne vedo il motivo. Sinceramente non mi è sembrato molto più scandaloso della sesta stagione di Buffy... Per me un telefilm del genere andrebbe semplicemente vietato a chi ha meno di 14 anni e basta, come la maggior parte dei film dell'orrore (sarà che a me il nudo non scandalizza per niente...).
La cosa interessante di questo telefilm è la prospettiva dalla quale presenta la condizione dei vampiri. Dopo l'invenzione di un tipo di sangue artificiale che ha reso possibile la convivenza tra umani e vampiri ci si pone il problema del riconoscimento dei loro diritti civili all'interno della società. In pratica i vampiri da mostri diventano una nuova minoranza sociale che rivendica le stesse possibilità concesse ai WASP, un po' come gli afroamericani e gli omosessuali hanno rivendicato i loro diritti in passato e continuano a farlo oggi. Il telefilm fa riflettere su chi siano i veri mostri, le persone veramente pericolose, indipendentemente dal loro essere umani o vampiri. Questo è l'elemento di novità. Certe cose invece non cambiano mai.
Parliamo dei protagonisti:
1)Tra i due il vampiro è sempre LUI. Chissà perché.
2)Lei è la solita americanina innocente, la vittima ideale. E' vergine. Ed è pure bionda. Insomma il classico stereotipo. Solo col passare delle puntate si dimostra più intelligente e meno indifesa di quanto potesse sembrare all'inizio, anche grazie al suo speciale potere di leggere nel pensiero della gente. Stranamente lei non riesce a leggere i pensieri di lui (vi ricorda qualcosa? ).
3)Lei ha la voce di Bella Swan e lui ha la voce del vampiro Spike di Buffy.
4)Lei ha un fratello scapestrato che non si rende conto delle conseguenze delle sue azioni.
5)La migliore amica di lei è innamorata senza speranza del fratello di lei
6)Il datore di lavoro della protagonista è innamorato di lei (non corrisposto) e nasconde un segreto .
Detto questo invito tutte le twilighters over 14 -non parlo solo di età biologica, ma anche di una certa maturità psicologica raggiunta- a lasciar perdere momentaneamente Jacob Black e la sua tartaruga addominale, e a riflettere un po' sulla paura del diverso che caratterizza quest'epoca contemporanea .
Se avete meno di 14 anni, se True Blood vi sembra troppo violento o troppo scandaloso... c'è sempre Edward Manidiforbice! Il messaggio è lo stesso .

Molto interessante la tua segnalazione, Bolly! Ma dove lo trasmettono? Dal reparto ematologia dell'Ospedale di New York? Scherzo...nel senso, in quale canale?

Io l'ho seguito in streaming su megavideo, ma a partire da settembre True Blood andrà in onda su MTV

Grazie mille per la segnalazione

( uh mamma...l'emoticon ha fatto paura anche a me.. ) ( )

i miei programmi preferiti?tutti i documentari,da superquark a Ulisse....anche quelli di stampo ambientalistico sono molto gettonati tipo geo and geo...come film o serie televisiva amo molto i thriller e le serie poliziesco/scientifiche stile C.S.I. tutte e 3 le serie) NCY,RIMINAL MINDS,SENZA TRACCIA...per andare sugli ever green molto meno cruenti...LA DONNA IN GIALLO, COLOMBO, DERRIK PERRY MASON...passando anche per una serie recente come IL DETECTIVE MONK! mi fa morire dal ridere con tutte le sue paranoie
Ma mi piacciono molto anche i film storici in costume,uno su tutti SISSI con la mitica ROMY SCHNEIDER, musicali stile 7 SPOSE PER 7 FRATELLI o TUTTI INSIEME APPASSIONATAMENTE..li adoro letteralmente!
Per il resto direi che non c'è molto da vedere...i tg oramai sono pieni di notizie scandalistiche o di cronaca nera...dei contenitori di gossip non me ne può fregare di meno...i cartoni di adesso fanno CAGARE :(ndi canali come boing li abolisco in partenza...quanto mi mancano i vecchi nostri cartoni...HEIDI,CANDYCANDY,REMY,JEEG ROBOT UOMO D'ACCIAIO, ANNA DAI CAPELLI ROSSI,LADY OSCAR,LULù DEI FIORI,HOLLY E BENGJ....,mamma mia quanto mi piacevano i pomeriggi a seguire programmi per bambini tipo BIM BUM BAM con il mitico Bonolis...adesso quando scendo a fare da baby sitter ai bimbi che abitano sotto di me ho orrore dei cartoni che si sorbiscono(soprattutto il maschio) tutti pieni di violenza che schifo!
Dimenticavo!anche i programmi di medicina mi piacciono molto..anche se da quando ho avut i miei fmosi problemi di salute di medici ne ho letteralmente piene le cocotes...chissà perchè?
A proposito di film interessanti...Domencia sera su iris ho visto un film stile thriller molto particolare...praticamente era la storia del dottor Jekill e mr Hide con Julia Roberts,John Malkovich e Glenn Close..non male come cast...il film comunque si chiamava MARY REALLY (che sarebbe il personaggio che interpreta la Roberts..una domestica alle dipendenze del dott Jekill)
ecco il trailer del film

Grazie mille per la segnalazione del film " Mary Really " . Non l'ho mai visto e il trailer che hai postato mi piace molto. I film di paura sono bellissimi.
Poi, però, sto sveglia la notte e mi trasformo in Susan Hyde

...l'abbandono di Hyde dal corpo di Jekyll....

Una trasmissione proprio carina di questi ultimi anni è " Il testimone ", creata da PIF su MTV.
Tratta svariati argomenti, dal più serio al più faceto, in maniera anomala, seguendo il suo carattere stralunato ( ma non troppo ).
Amo molto questo modo di fare televisione, mai scontato; lui riesce, con la sua semplicità, ad entrare in contatto con le persone in maniera molto meno superficiale che se avesse fatto l'intervista in modo " ufficiale ".
Quello sotto è un esempio

La puntata che mi aveva colpita era stata questa, dedicata alle persone non vedenti.
A Milano c'è un luogo che si chiama " Dialogo nel buio " (www.dialogonelbuio.org/): purtroppo non sono ancora andata, ma se dovessi andare vi racconterò sicuramente