Programmi televisivi, Cosa guardiamo?

Grazie Susanna! L'idea è interessante anche se poco originale... In fondo Stephen King ha scritto La zona morta quasi 30 anni fa, giusto?

La mia ultima scoperta è un telefilm americano che si intitola True blood.
Indovinate di cosa parla?
Esatto: vampiri. Ma siamo lontani anni luce da Twilight e da tutte quelle fans tredicenni in piena cirsi ormonale per i pettorali scolpiti a tartaruga del bel licantropo Jacob. Questo telefilm parla di vampiri VERI, non di biondi giocatori di football americano un po' anemici. In True Blood i vampiri hanno canini da veri vampiri. In True Blood i vampiri non escono di giorno. In True Blood i vampiri cattivi sono davvero cattivi e fanno delle vere stragi senza aver bisogno di poteri particolari. La serie è trasmessa in tarda serata a causa del troppo sangue e per le diverse scene di nudo (in America sono piuttosto severi riguardo la programmazione televisiva e cinematografica per l'infanzia: ci sono diverse fasce di valutazione a seconda del tipo di film. Un film può essere vietato ai ragazzini al di sotto dei 13 anni -e qui basta la presenza di una parolaccia- o ad adolescenti al di sotto dei 17 anni -a causa di scene violente o di sesso-). In alcuni paesi il telefilm è stato addirittura vietato ai minorenni -Inghilterra, Nuova Zelanda, Canada e Ungheria solo per citarne alcuni-. Non ne vedo il motivo. Sinceramente non mi è sembrato molto più scandaloso della sesta stagione di Buffy... Per me un telefilm del genere andrebbe semplicemente vietato a chi ha meno di 14 anni e basta, come la maggior parte dei film dell'orrore (sarà che a me il nudo non scandalizza per niente...).
La cosa interessante di questo telefilm è la prospettiva dalla quale presenta la condizione dei vampiri. Dopo l'invenzione di un tipo di sangue artificiale che ha reso possibile la convivenza tra umani e vampiri ci si pone il problema del riconoscimento dei loro diritti civili all'interno della società. In pratica i vampiri da mostri diventano una nuova minoranza sociale che rivendica le stesse possibilità concesse ai WASP, un po' come gli afroamericani e gli omosessuali hanno rivendicato i loro diritti in passato e continuano a farlo oggi. Il telefilm fa riflettere su chi siano i veri mostri, le persone veramente pericolose, indipendentemente dal loro essere umani o vampiri. Questo è l'elemento di novità. Certe cose invece non cambiano mai.
Parliamo dei protagonisti:
1)Tra i due il vampiro è sempre LUI. Chissà perché.
2)Lei è la solita americanina innocente, la vittima ideale. E' vergine. Ed è pure bionda. Insomma il classico stereotipo. Solo col passare delle puntate si dimostra più intelligente e meno indifesa di quanto potesse sembrare all'inizio, anche grazie al suo speciale potere di leggere nel pensiero della gente. Stranamente lei non riesce a leggere i pensieri di lui (vi ricorda qualcosa? ).
3)Lei ha la voce di Bella Swan e lui ha la voce del vampiro Spike di Buffy.
4)Lei ha un fratello scapestrato che non si rende conto delle conseguenze delle sue azioni.
5)La migliore amica di lei è innamorata senza speranza del fratello di lei
6)Il datore di lavoro della protagonista è innamorato di lei (non corrisposto) e nasconde un segreto .
Detto questo invito tutte le twilighters over 14 -non parlo solo di età biologica, ma anche di una certa maturità psicologica raggiunta- a lasciar perdere momentaneamente Jacob Black e la sua tartaruga addominale, e a riflettere un po' sulla paura del diverso che caratterizza quest'epoca contemporanea .
Se avete meno di 14 anni, se True Blood vi sembra troppo violento o troppo scandaloso... c'è sempre Edward Manidiforbice! Il messaggio è lo stesso .