| I PROMESSI SPOSI - Teatro Valli di Reggio Emilia - domenica 11 marzo 2012
Davvero splendida la serata di ieri, ho aspettato tanto questa data, per una serie di motivi...e non mi ha delusa. Ci tenevo soprattutto a portare la mamma a vedere dal vivo quest' opera...e' stato il suo regalo di compleanno. E' stato bellissimo vederla cosi' entusiasta...come non la vedevo da mesi. Questo spettacolo mi piace davvero tanto, anche se devo dire che il nuovo allestimento, riadattato per un piu' ridotto palco di teatro, un po' perde nel suo insieme....soprattutto le scene popolari (l' assalto al forno, l' arrivo del cardinale, ecco Milano, ecc....) avrebbero bisogno di piu' spazio, di piu' gente. La stessa scena dell' addio ai monti, seppur sempre suggestiva, risultava un po' troppo costretta. Il cast e' stato assolutamente strepitoso!!!! Mi ha piacevolmente sorpresa Noemi Smorra (Lucia) che ho trovato molto maturata vocalmente, piu' sicura e decisamente convincente...la migliore tra le voci femminili!! Rosalia Misseri (la monaca di Monza) all' inizio non mi e' piaciuta molto durante il brano "La bambola"...tanto che ad un certo punto ho quasi rimpianto Lola, ma poi si e' ripresa e in "Amore che" mi ha davvero fatto venire i brividi. Nota di merito per la strepitosa Chiara Luppi (la mamma di Cecilia) che anche stavolta e' riuscita a farmi piangere!!Favoloso Graziano Galatone (Renzo) e Vittorio Matteucci (l' Innominato), cosi' come Cristian Gravina nel doppio ruolo del frate e del cardinale....e poi lui......l' ineguagliabile Don Rodrigo, un Gio' Di Tonno davvero in stato di grazia!!! Questo ruolo gli calza davvero a pennello, riesce a dare una potenza, un' arroganza e una forza tale al suo personaggio che quando compare in cima alla ragnatela – durante il sogno di Don Abbondio – ti fa davvero paura!!!!! Ho notato molti piccoli elementi nuovi, mentre altri sono stati tolti. Per esempio, non c' e' piu' la bambina che interpretava Gertrude da piccola, ma si sente solo la sua voce registrata. Sparita anche la mula di Don Abbondio (peccato perche' era una scenetta davvero divertente). Una novita' molto incisiva secondo me e' stata quella della tela del ragno durante il sogno di Don Abbondio.....ognuno dei bravi prende in mano un lungo elastico bianco, fino a formare un fitto intreccio in cui il povero curato rimane imprigionato, mentre Don Rodrigo lo minaccia dall' alto con voce tonante. Anche durante l' ingresso dell' Innominato svolazzano nell' aria dei serpentoni neri, simili a dei draghi cinesi di cartapesta....che mi fanno pensare ai tentacoli di una gigantesca e malvagia medusa. Alla fine dello spettacolo il teatro e' letteralmente esploso in grida e applausi e gli artisti sono usciti piu' volte a godersi il loro meritatissimo momento di gloria!! Spero davvero che quest' opera prima o poi approdi all' Arena di Verona, quel palco sarebbe il degno coronamento a questo emozionante spettacolo (e non solo per motivi puramente....di spazio!!). Mi sono goduta ogni momento, ho assaporato ogni singola nota...avevo davvero bisogno di una serata cosi'. Mi sento bene, come su una nuvola ovattata....un grazie di cuore a chi – vicino o lontano - ha condiviso con me questa esperienza. Alla prossima :-)
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