SANREMO , Anche quest'anno ritorna

L'anno scorso un Amico di Maria ha vinto il Festival... Quest'anno è successa la stessa cosa. Una coincidenza? Naaa la cosa mi puzza come un pesce morto in un canale prosciugato... o come l'ospite di cui parla Susa!
Tra i primi tre classificati ben due sono stati eliminati dalla giuria demoscopica e quindi ripescati... un'altra coincidenza? O è colpa del televoto? Avrei salvato solo Marco Mengoni più per la vocalità che per la canzone.
Trovo vergognoso invece che tra i primi tre non sia arrivata Malika Ayane con la sua eleganza e col suo carisma.
Mi è dispiaciuto anche per l'eliminazione di Ruggeri, di Cristicchi e di Noemi.


Non ce l'ho con Emanuele Filiberto in quanto principe e nemmeno con Pupo. Il primo si è presentato senza troppe pretese sapendo bene di non essere un cantante, il secondo è venuto perché lo ha voluto Gian Marco Mazzi, direttore artistico del Festival. L'unica cosa che mi sento di dire è: la canzone sa di vecchio, di già sentito. Quelli di noi che hanno qualche annetto in più ricorderanno sicuramente Italia di Mino Reitano... i concetti sono più o meno gli stessi. Per carità niente di male a cantare una canzone che parla dell'amore per il nostro paese, ma gli Italiani non sono per niente sciovinisti, quindi non c'è da meravigliarsi che Italia amore mio non abbia convinto il pubblico e nemmeno l'orchestra. Forse sarebbe stato meglio prenderla con un pizzico di ironia, di obiettività e ammettere candidamente che la canzone era mediocre, nonostante l'inciso cantato in modo magistrale dal tenore. Invece la galleria si è presa troppo sul serio, ha fischiato e sbraitato come si fa alla Corrida. E si sono sentiti i soliti discorsi su monarchia e repubblica, discorsi che con Sanremo c'entrano come i cavoli a merenda. Il pubblico dell'Ariston ha fatto una figura davvero pessima. Chi ha guardato il festival dall'estero avrà trovato conferma della poca disciplina e scarsissima educazione del popolo italiano. Di questo un po' mi vergogno. Invece ammetto che la reazione degli orchestrali mi ha molto divertita. A loro do pienamente ragione: non era il caso di chiedere un loro parere se l'intenzione era di non tenerne conto per niente.