Prosa, Le nostre letture

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Susanna
view post Posted on 24/6/2010, 17:27




Eh, eh.....azzeccatissimo commento! :tvxlu.gif:

Espiazione mi è stato regalato un paio di anni fa ed è stato un supermegagraditissimo regalo. Ero in vacanza e l'ho letteralmente divorato. Anzi, no. Quando un libro mi piace, non vorrei mai che finisse.
Naturalmente, vista la struttura del libro, centellinavo le ultime pagine dove si svela il mistero. E' stato uno dei libri più belli che ho letto in questi ultimi anni. La parte della guerra fa riflettere tantissimo: la scena del " quasi " linciaggio è impressionante per la tensione e l'assurdità della situazione.
Fa veramente riflettere come la suggestione da parte del gruppo possa portare, senza un vero motivo apparente, ad una tragedia.
E non è così raro come si immagini, anzi. Lo stesso fanatismo allo stadio, l'autoesaltazione di certi gruppi scatenano istinti pericolosissimi in persone influenzabili. E, purtroppo, in quei casi non siamo nella trama di un libro.
Grazie per averlo citato e consigliato :-):
 
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Alexxio__
view post Posted on 29/7/2010, 19:49




Ciao ragazzi e ragazze..Con immenso piacere, vi comunico la realizzazione di un progetto nuovo per me, che però mi dona immensa soddisfazione.. "..Emozioni di un viaggio..": è questo il titolo del mio nuovo libro..Un diario del viaggio che ho fatto in Kenya, nel mese di gennaio..Per chi ha Facebook, la pagina ufficiale è questa:
https://www.facebook.com/#!/pages/_Emoz...79516571?v=info

Per ulteriori info, chiarimenti, etc. basta inviare una mail all'indirizzo [email protected] .
Dal giorno 01/08/2010 sarà possibile prenotarne una copia inviando una mail all'indirizzo [email protected] .
Il libro costa 12€, ed è possibile anche la spedizione postale!!!
Con la speranza che a qualcuno possa interessare, vi saluto!!
Ciaoooo!
Alessio
 
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Susanna
view post Posted on 8/8/2010, 09:45




Grazie mille, Alessio, per la segnalazione :tvxlu.gif:
Sei molto in gamba a buttarti in diversi progetti artistici. L'entusiasmo che ci metti è già la ricompensa migliore.
Ti auguro di ottenere il meglio da tutto cio' che hai a cuore... :gwnmu.gif:
 
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Bollicina
view post Posted on 9/8/2010, 12:49




Non sono mai stata fanatica di Gabriele D'Annunzio, probabilmente lo stimo più come poeta che come romanziere. Ma c'è un pezzo de "Il fuoco" che ho letto durante la preparazione dell'esame di storia della musica (l'argomento del corso era la cultura musicale di Eleonora Duse) che ho apprezzato tantissimo, quindi ve lo posto qui. Il personaggio che parla è Foscarina, per la quale D'Annunzio si è ispirato proprio ad Eleonora Duse. L'estratto è piuttosto lungo, se vi annoiate a leggerlo tutto passate pure oltre! :;-):

-Entrammo a Verona una sera di maggio, per la porta del Palio. L'ansietà mi soffocava. Mi stringevo contro il cuore il quaderno dove avevo trascritta di mio pugno la parte di Giulietta e ripetevo in me le parole del primo apparire: "Chi mi chiama? Eccomi. Qual è la volontà vostra?". La mia imaginazione era sconvolta da una strana congiuntura: compivo quel giorno quattordici anni, l'età di Giulietta! Il cinguettio della nutrice mi risonava negli orecchi; e a poco a poco il mio destino si confondeva con quello della Veronese. Al canto d'ogni via credevo di vedermi venire incontro un corteo che accompagnasse un feretro coperto di rose bianche. Come scorsi le Arche degli Scaligeri chiuse dalle maglie di ferro, gridai a mia madre: -Ecco la tomba di Giulietta!- E scoppiai in un pianto dirotto, ed ebbi un desiderio disperato di amare e di morire. "O tu che troppo presto vidi senza conoscerti e conobbi troppo tardi!" [...] Io fui Giulietta. [...] Una domenica di maggio, nell'immensa Arena, nell'anfiteatro antico, sotto il cielo aperto, dinanzi a una moltitudine di popolani che avevano respirato nella leggenda di amore di morte, io fui Giulietta. Nessun fremito delle platee, più vibranti, nessun clamore, nessun trionfo valse mai per me l'ebrezza e la pienezza di quella grande ora. Veramente, quando udii Romeo dire: "Ah, ella insegna alle torce ardere...", veramente io mi accesi, mi feci di fiamma. Avevo comprato col mio gruzzolo nella Piazza delle Erbe, sotto la fontana di Madonna Verona, un gran fascio di rose. Le rose furono il mio solo ornamento. Le mescolai alle mie parole, ai miei gesti, ad ogni mia attitudine: ne lasciai cadere una ai piedi di Romeo quando c'incontrammo, ne sfogliai una sul capo dal balcone, e di tutte ricopersi alla fine il suo cadavere nel sepolcro. Il profumo l'aria e la luce mi rapivano. Le parole scorrevano con una strana facilità, quasi involontarie, come nel delirio, e le udivo accompagnate dal rombo continuo delle mie vene. Vedevo il vaso profondo dell'anfiteatro metà al sole, metà all'ombra, e nella parte illuminata un luccichìo come di mille e mille occhi. Il giorno era quieto come oggi. Non un soffio muoveva le pieghe della mia veste o i miei capelli, che rabbrividivano sul mio collo nudo. Il cielo era lontanissimo e tuttavia mi pareva a quando a quando che le più deboli parole vi risonassero fino al'estrema lontananza come tuoni, o che il suo azzurro si facesse così cupo ch'io ne fossi colorata come da un'acqua marina ove m'annegassi. E i miei occhi andavano a ogni tratto verso le lunghe erbe che sorgevano alla sommità delle muraglie; e mi pareva che mi venisse da loro non so qual consentimento a quel che dicevo e facevo; e, quando le vidi ondeggiare al primo soffio del vento che si levava su le colline, sentii crescere la mia animazione e la forza del mio respiro. Come parlai dell'usignuolo e dell'allodola! Mille volte avevo udito l'uno e l'altra nelle campagne: conoscevo tutte le loro melodie del bosco, del prato, della nuvola; le avevo negli orecchi vive e selvagge. Ogni parola, prima di uscire dalle mie labbra, pareva passare a traverso tutto il calore del mio sangue. Non v'era fibra di me che non desse un suono all'armonia. Ah, la grazia, lo stato di grazia! Ogni volta che m'è dato di toccare il culmine della mia arte, ritrovo quell'indicibile abbandono. Fui Giulietta. "E' il giorno, è il giorno!" gridò il mio terrore. Il vento mi passava nei capelli. Sentivo lo straordinario silenzio in cui cadeva la mia lamentazione. Pareva che la folla fosse scomparsa sotterra: era muta su le gradinate ricurve, ormai tutta nell'ombra. Laggiù, la cima della muraglia rimaneva rovente. Io dicevo il terrore del giorno, ma veramente sentivo già "la maschera della notte" su la mia faccia. Romeo era disceso. Eravamo già morti, già entrati nel buio. Vi ricordate? "Ora che tu sei là, tu m'appari come un morto in fondo a un sepolcro. O i miei occhi m'ingannano, o tu sei tanto pallido..." Ero tutta di gelo, dicendo queste cose. I miei occhi cercarono il bagliore alla cima della muraglia: s'era spento. Il popolo s'agitava nell'Arena, chiedeva la morte; non voleva più ascoltare né la madre né la nutrice né il frate. Il fremito della sua impazienza accelerava i battiti del mio cuore intollerabilmente. La tragedia precipitava. Ho il ricordo di un gran cielo bianco come le perle, e di quel rumore quasi marino che si quetava al mio apparire, e della resina che odorava nella torcia, e delle rose che mi ricoprivano guaste dalla mia febbre, e d'un suono lontano di campane che faceva avvicinare il cielo, e di quel cielo che perdeva a poco a poco la luce come io perdevo la vita, e d'una stella, della prima stella che tremò nei miei occhi col mio pianto... Quando ricaddi sul corpo di Romeo, la folla urlò nell'ombra con tanta violenzxa ch'io mi sbigottii. Qualcuno mi sollevò, mi trasse verso quell'urlo. La torcia fu accostata al mio viso lacrimoso: crepitava forte e odorava di resina ed era rossa e nera, fumo e fiamma. Anche quella, come la stella, non la dimenticherò mai. E io certo dovevoa avere il colore della morte... Così, Stelio, una sera di maggio, fu mostrata al popolo di Verona Giulietta rediviva.
 
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Susanna
view post Posted on 9/8/2010, 16:02




Ma che bello, Bolly! :-):
Non lo conoscevo, come non conosco D'Annunzio. Non mi ricordo d'averlo studiato alle superiori, ma è probabile che la memoria m'inganni.
Con il brano che hai postato, hai colmato una lacuna :-):
 
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Bollicina
view post Posted on 17/8/2010, 10:55




CITAZIONE (Susanna @ 9/8/2010, 17:02)
Ma che bello, Bolly! :-):
Non lo conoscevo, come non conosco D'Annunzio. Non mi ricordo d'averlo studiato alle superiori, ma è probabile che la memoria m'inganni.
Con il brano che hai postato, hai colmato una lacuna :-):

L'elemento più affascinante di questo passo è che racconta un episodio realmente accaduto, anche se romanzato. Eleonora Duse ha davvero recitato la parte di Giulietta all'Arena di Verona all'età di 14 anni, ed è stato proprio in quell'occasione che ha scoperto di volersi dedicare in tutto al teatro, non solo come professione, ma come arte.

Passo all'ultimo libro che ho letto. Si tratta di una trilogia: le Cronache del Mondo Emerso di Licia Troisi. Non mi ha appassionata quanto altre saghe fantasy. Anzi l'ho trovata abbastanza trita, con personaggi visti un sacco di volte (il mago, la guerriera elfo, la strega buona, il crudele tiranno, il severo capitano dell'accademia militare...) e soprattutto con una conclusione che non mi ha convinto per niente. Eppure la scrittrice aveva avuto delle trovate interessanti ad esempio quella di inserire delle ninfe, creature mitologiche mai viste prima in un romanzo di fantasia. Ma le poche idee buone non sono state sviluppate. Anche il rapporto tra i personaggi è solo abbozzato, niente a che vedere col legame tra Eragon e il suo drago Saphira. Insomma se vi piacciono i romanzi di fantasia molto meglio Terry Brooks, Tolkien, J. K. Rowling, o perfino il tanto bistrattato Paolini :;-):
 
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Susanna
view post Posted on 17/8/2010, 20:00




Grazie mille per il suggerimento :-):

A dire il vero non amo molto le saghe fantasy.
Preferisco i romanzi storici: se hanno poi parecchia tensione, meglio ancora.
Ci sono romanzi dove mi perdo per il numero esagerato di personaggi. A volte sarei tentata di scrivermeli, ma poi lascio perdere, sperando sempre che, ritornando nella trama, io li inquadri meglio.
Il massimo l'ho raggiunto tanti anni con un romanzo talmente complesso che faticavo a stargli dietro.
Al terzo cugino, fratello del nonno, nipote di suo padre e, nel contempo, zio di secondo grado della sorella della nonna, mi ero già demoralizzata. Beautiful, al confronto, era una favola per bambini.
Ma m'incuriosiva. Volevo sapere chi era l'assassino.

Sono arrivata all'ultima pagina,stravolta e ho chiuso il libro.

Per reazione, ho dimenticato tutto.

Anche il nome dell'assassino :-D:
 
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Bollicina
view post Posted on 18/8/2010, 08:45




CITAZIONE (Susanna @ 17/8/2010, 21:00)
Grazie mille per il suggerimento :-):

A dire il vero non amo molto le saghe fantasy.
Preferisco i romanzi storici: se hanno poi parecchia tensione, meglio ancora.
Ci sono romanzi dove mi perdo per il numero esagerato di personaggi. A volte sarei tentata di scrivermeli, ma poi lascio perdere, sperando sempre che, ritornando nella trama, io li inquadri meglio.
Il massimo l'ho raggiunto tanti anni con un romanzo talmente complesso che faticavo a stargli dietro.
Al terzo cugino, fratello del nonno, nipote di suo padre e, nel contempo, zio di secondo grado della sorella della nonna, mi ero già demoralizzata. Beautiful, al confronto, era una favola per bambini.
Ma m'incuriosiva. Volevo sapere chi era l'assassino.

Sono arrivata all'ultima pagina,stravolta e ho chiuso il libro.

Per reazione, ho dimenticato tutto.

Anche il nome dell'assassino :-D:

Ahahaha :tvxlu.gif: il tuo ultimo post mi ha fatto ricordare la situazione in cui mi sono trovata leggendo Cent'anni di solitudine di Gabriel Garcìa Marquez. Non ci capivo niente perché molti personaggi avevano lo stesso nome, come si fa a distinguere uno dall'altro? Anche coi romanzieri russi inizialmente mi trovavo un po' in difficoltà perché ogni personaggio ha un nome, un patronimico, un cognome e un vezzeggiativo affettuoso. Esempio: uno dei fratelli Karamazov si chiama Aleksej Fedorovic Karamazov, detto affettuosamente Alesa (purtroppo la tastiera non mi permette di inserire la dieresi sopra la e e la v sopra la s comunque il patronimico si pronuncia Fiodorovic e il vezzeggiativo si pronuncia Alioscia). Morale: ho letto i fratelli Karamazov due volte prima di capire bene tutta la trama e i rapporti tra i personaggi. Ho letto due volte anche Anna Karenina e Guerra e pace. Ma solo per diletto personale :;-):
 
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Bollicina
view post Posted on 4/2/2011, 18:37




Negli ultimi mesi ho pensato che non fosse il caso di tediarvi con le mie letture, perché hanno riguardato Woody Allen, il suo cinema e la comicità di matrice ebraica. Ora invece sto leggendo un libro veramente molto bello. si intitola "Vado a farmi la chemio e torno". Qualcuno potrebbe pensare: "Che palle, il solito libro scritto da qualche malato di cancro". E invece NO. L'autore si chiama Paolo Crespi, detto affettuosamente Titan Paul, è giovanissimo - ha scritto il libro quando aveva solo 14 anni. Quando gli hanno diagnosticato un osteosarcoma al ginocchio aveva appena finito la seconda media- ed è veramente un comico nato. Come si fa a trovare qualcosa di divertente in una malattia tanto brutta? Io credo che Paolo sia prima di tutto un ragazzo molto maturo, molto coraggioso e ottimista, una di quelle persone speciali che sanno vedere solo il lato positivo negli altri. Una persona che ama le piccole gioie quotidiane come il cibo, la compagnia di amici e parenti, e che sa divertirsi con poco. Una persona che non di vergogna di scrivere di avere avuto paura ma tanto forte da affrontarla con l'aiuto delle persone vicine e di tutti quelli che gli vogliono bene. Io davvero provo tanta ammirazione per questo ragazzo, spero che continui ad affrontare la vita in questo modo. Per chi volesse saperne di più su di lui questo è l'indirizzo del suo blog: http://ilpaolino.blog.tiscali.it
 
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Susanna
view post Posted on 5/2/2011, 18:57




Grazie Bolly per il suggerimento :-):
Avevo letto una recensione, mi sembra su Famiglia Cristiana, di questo libro e, come hai rimarcato tu, facevano notare come l'autore fosse riuscito a dare a libro un'impronta diversa da quella che ci si aspetterebbe, visto l'argomento.
 
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Susanna
view post Posted on 2/3/2011, 11:15




Qualcuno di voi ha mai letto " Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte "? Ero curiosa e mi piacerebb prenderlo... :-c:
 
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Bollicina
view post Posted on 9/3/2011, 15:02




CITAZIONE (Susanna @ 2/3/2011, 11:15) 
Qualcuno di voi ha mai letto " Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte "? Ero curiosa e mi piacerebb prenderlo... :-c:

Qui ammetto la mia totale ignoranza in materia, mi spiace Susanna cercherò di rimediare -appena troverò un po' di tempo per letture di svago :;-): -
 
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*Lilli*
view post Posted on 31/3/2011, 07:45




No non l'ho mai letto
 
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roxy68
view post Posted on 31/3/2011, 10:54




vista la mia reclusione forzata ho fatto razzia di libri da mia sorella...e in vista dello spettacolo Settico del 16 Aprile a Rimini mi leggo OCEANO MARE di ALESSANDRO BARICCO, uno dei tanti testi al quale Matteo si ispirerà per questo spettacolo...
 
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Susanna
view post Posted on 31/3/2011, 17:53




Aspettiamo la recensione :-):
 
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52 replies since 5/11/2009, 10:35   526 views
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