Prosa, Le nostre letture

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*Lilli*
view post Posted on 5/2/2010, 13:32




Grazie Susa!
 
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Bollicina
view post Posted on 17/4/2010, 09:46




La settimana scorsa ho cominciato a leggere Brisingr, il terzo capitolo della Saga dell'Eredità scritta dal giovane Christopher Paolini. Questo ciclo fantasy racconta le avventure di Eragon, un contadino adolescente che diventa cavaliere di draghi in seguito al ritrovamento di un uovo misterioso (che NON veniva da Farmville :tvxlu.gif: , ma che era custodito da un elfo) e alla nascita della dragonessa Saphira. Il legame tra i due protagonisti è molto forte: essi condividono pensieri, sentimenti, sono inseparabili, quasi due metà della stessa persona, e questo è senza dubbio l'aspetto più affascinante della saga. Oltre al senso dell'umorismo di Saphira :-D:
 
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Bollicina
view post Posted on 21/4/2010, 09:32




Ok, a quanto pare nessuno ha commentato l'ultimo libro che ho letto, quindi ho deciso di ostinarmi a raccontarvi le mie letture finché non ne avrete abbastanza e non mi implorerete di smettere. :;-):
Dopo un libro appassionante ma corposo come Brisingr ho optato per qualcosa di più leggero, fresco e frizzante come un bicchiere d'acqua: I love shopping a New York. Le avventure di Becky Bloomwood sono sempre divertentissime e appassionanti, ma alla lunga gli intrecci dei libri di Sophie Kinsella mi sembrano un po' troppo ripetitivi. L'autrice usa la struttura classica della fiaba: situazione iniziale di equilibrio più o meno stabile, rottura dell'equilibrio graduale fino a raggiungere quasi la catastrofe, e infine la situazione catastrofica si risolve in modo quasi miracoloso. I finali fanno sempre pensare al Deus ex machina che usavano gli antichi tragediografi greci, coi quali però la Kinsella ha ben poco da spartire. :;-): In poche parole: ottimo se volete una lettura ironica, divertente e un po' frivola, senza impegno.
 
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Susanna
view post Posted on 21/4/2010, 10:34




Bolly, tu non ci annoi mai...anzi, sei un vero pozzo di conoscenza! :gwnmu.gif: Quindi, è solo un piacere leggere cio' che scrivi. Purtroppo non conosco il primo autore, ma della seconda ne ho sentito parlare da parte di una nostra conoscenza comune veneta di nome Giops :;-): Anche lei trova il primo libro molto simpatico e mi aveva consigliato a suo tempo di leggerlo ( cosa che io, puntualmente non ho fatto ). Il tutto non per mancanza di fiducia nel giudizio altrui, anzi!, bensì per un' incredibile pigrizia che mi è caduta addosso da qualche anno a questa parte.

Considera che io ho sempre amato tantissimo leggere: una delle prime tessere della biblioteca del paese è la mia, risalente a quando avevo sì e no 10 anni. Sul mio comodino non è mai mancato un libro ed in vacanza, prima delle infradito, in valigia trovava sempre posto un bel romanzo, trattato o saggio che fosse.

Ho sempre letto di tutto, ad esempio l'opera omnia di Stephen King, cercando persino di portare a termine stoicamente altri libri magari poco interessanti.

Da qualche anno, però, mi sono enormemente impigrita e, a parte le riviste del settore arredamento ed informatico, ho lasciato vuoto il comodino.

Le ultime letture sono state un romanzo di Isabel Allende ( ho letto praticamente tutto di lei ) e altri due di Mc Evan. Una mia amica, gentilissima me ne ha prestati 6 lo scorso anno e non ho il coraggio di dirle che ne ho letto solo uno. Sono sicuramente molto belli, ma giacciono là, in attesa di qualcuno che li sfogli.

Magari, prima o poi, mi butterò a leggere la Kinsella.

E dire che non vado neppure a fare shopping :-D:
 
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Bollicina
view post Posted on 23/4/2010, 10:20




Che meraviglia: sono anch'io una grandissima fan di Stephen King! Non ho letto tutto, ma gran parte dei suoi libri sì. Mi sono piaciuti molto Carrie, Misery, Mucchio d'ossa, Shining, ma anche altri meno conosciuti come Dolores Claiborne, Christine, Cujo, Pet semetery e In writing. Mi piace molto il suo modo di scrivere: scorrevole, asciutto, senza troppi fronzoli. L'unica cosa strana è che i suoi libri non mi hanno mai impressionata più di tanto.
Sono rimasta molto più scioccata da 1984 di Orwell... quasi da non dormirci la notte. L'idea che qualcuno possa controllare le nostre menti e influenzarle a quel livello mi terrorizza!
Ora, terminato il libro della Kinsella in pochi giorni, mi sto dedicanto al Piccolo Nicolas raccontato da Goscinny e disegnato da Sempé. Il modo in cui questi due geni descrivono l'infanzia è irresistibile, perché è talmente semplice e schietto che chiunque può riconoscere se stesso o un familiare in uno dei personaggi. Il che ha dell'incredibile se pensiamo che i 5 libri sul piccolo Nicolas sono stati scritti circa 60 anni fa.
 
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Susanna
view post Posted on 26/4/2010, 11:03




Non è il personaggio al quale si sono ispirati per l'ultimo film uscito in Francia? :-c: Tipo un piccolo Giamburrasca, se non ricordo male..
 
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Bollicina
view post Posted on 26/4/2010, 19:09




CITAZIONE (Susanna @ 26/4/2010, 12:03)
Non è il personaggio al quale si sono ispirati per l'ultimo film uscito in Francia? :-c: Tipo un piccolo Giamburrasca, se non ricordo male..

Esatto! Il film è uscito anche in Italia. C'è una piccola differenza: Giamburrasca è ben consapevole di essere un po' discolo, mentre invece Nicolas è molto vivace, ma in un modo talmente naif che gli fa combinare un sacco di guai senza rendersene conto. L'umorismo di questa saga è davvero unico, soprattutto nel descrivere i bambini e gli adulti come due mondi che tra di loro non riescono a capirsi, ma tra i quali scorre molto affetto. E la cosa affascinante è che anche nei rapporti dei bambini tra di loro (e degli adulti tra loro) c'è conflittualità che però si risolve sempre in modo inaspettato :-):
 
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*Lilli*
view post Posted on 3/5/2010, 19:51




Grazie!
 
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*Lilli*
view post Posted on 15/5/2010, 13:38




Vorrei tanto vedere i Promessi sposi
 
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Bollicina
view post Posted on 16/5/2010, 14:39




Rieccomi qui con le mie pseudo-recensioni, ma sapete com'è... quando una persona passa tanto tempo in treno non ha un cavolo di meglio da fare che leggere. La mia ultima lettura è la trilogia Millennium di Stieg Larsson. Il genere giallo/thriller non mi fa impazzire solitamente, ma in questo caso l'argomento è molto interessante. Si parla di crimini contro le donne in quanto tali. Se ci pensate bene un uomo può essere maltrattato, torturato, ucciso, discriminato in quanto individuo, per motivi politici, razziali, religiosi, o per il proprio orientamento sessuale, ma MAI in quanto maschio. Invece nei casi di violenza contro le donne la motivazione primaria è sempre quella di genere. Una donna è discriminata, picchiata, violentata prima di tutto in quanto donna, salvo poi l'aggiunta di ulteriori discriminazioni politiche, religiose, razziali o di orientamento sessuale. L'autore affronta l'argomento da un'angolazione inaspettata e descrive una protagonista insolita, Lisbeth Salander, che pur non essendo uscita da una rivista di moda è comunque un personaggio estremamente affascinante -forse lo è proprio perché non vuole esserlo-. Tutto ciò che vuole è essere lasciata libera e vivere la propria vita in pace, invece sembra che il fatto di essere nata donna le causi solo dei problemi. Ho divorato il primo capitolo della saga intitolato Uomini che odiano le donne e ora sono quasi alla fine del secondo volume: La ragazza che giocava col fuoco. Appassionante. Ottima lettura anche se siete interessati ad organizzazioni neo-naziste o alla tratta delle ragazze dell'ex Europa dell'est..
 
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Susanna
view post Posted on 16/5/2010, 17:16




Caspita, Bolly! Che bello leggere le tue recensioni :tvxlu.gif: Invogli proprio alla lettura...Povero l'autore, mancato così giovane...

Una domanda: hai visto anche il film? Perchè, non so se capita anche a te, io difficilmente riesco a vedere un film dopo avere letto un libro. La maggior parte delle volte sono rimasta delusa: l'immaginario si discosta troppo dalla realizzazione su pellicola della trama. " Il cacciatore di aquiloni ", " Il Socio ", " Il cliente ", " Il nome della Rosa ", sono tutti libri che ho letto dei quali non ho voluto vedere la trasposizione cinematografica.

Grazie ancora per i tuoi commenti ai libri, molto graditi :gwnmu.gif:
 
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PIUMA88
view post Posted on 17/5/2010, 15:06




concordo sul fatto che troppo spesso...anzi sempre,i film deludono....
 
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Bollicina
view post Posted on 21/5/2010, 20:30




CITAZIONE (Susanna @ 16/5/2010, 18:16)
Una domanda: hai visto anche il film? Perchè, non so se capita anche a te, io difficilmente riesco a vedere un film dopo avere letto un libro. La maggior parte delle volte sono rimasta delusa: l'immaginario si discosta troppo dalla realizzazione su pellicola della trama. " Il cacciatore di aquiloni ", " Il Socio ", " Il cliente ", " Il nome della Rosa ", sono tutti libri che ho letto dei quali non ho voluto vedere la trasposizione cinematografica.

A dirti il vero no, non sono ancora riuscita a vedere il film purtroppo. Ho visto il trailer e qualche fotografia del cast. L'attrice che interpreta Lisbeth secondo me è semplicemente perfetta per il ruolo. Sono un po' delusa dall'attore che interpreta il giornalista Mikael Blomkvist... me l'aspettavo un filino più atletico e un po' più attraente. Ma come tu ben sai io sono abituata troppo bene e di conseguenza ho gusti molto difficili in fatto di uomini :tvxlu.gif: .
Per quanto riguarda il discorso più ampio sulla trasposizione di romanzi in forma di sceneggiatura e infine in forma di film ho delle idee un po' diverse rispetto alle tue.
Secondo me ci sono dei registi, degli sceneggiatori e degli adattatori più o meno abili nel rendere l'atmosfera di un romanzo. Un buon 70% delle sceneggiature -se non di più- sono tratte da libri, racconti o romanzi. Alcuni adattamenti riescono molto bene, in particolare nei film in costume (Casa Howard, Camera con vista, Orgoglio e pregiudizio, Ragione e sentimento, L'ultimo dei Mohicani, Ritratto di signora, Le relazioni percolose, L'età dell'innocenza, Tuck Everlasting, la trilogia del Signore degli anelli, e i primi tre film della saga di Harry Potter). Quando si guarda un film tratto da un libro è inevitabie fare dei confronti ("ma non va così"... "hanno tagliato questa cosa!" "manca quel personaggio" eccetera), ma se il film è fatto bene la delusione è minima nonostante i tagli necessari. Altre volte invece dai libri vengono tratti degli adattamenti orrendi (ad esempio Eragon, o tutta la serie di film tedeschi tratti dai romanzi di Rosamunde Pilcher). Secondo me le cose importanti nel passaggio dalla carta alla pellicola sono due:
1) Il soggetto non dev'essere troppo semplificato o banalizzato.
2) Nella trasposizione cinematografica si possono portare delle modifiche alla trama del romanzo, purché il soggetto e i personaggi non ne risultino stravolti. Ad esempio a mio parere il finale del film Il Socio si adatta alla perfezione alla pellicola. Il finale del romanzo rea troppo complesso e aperto per essere lasciato così com'era nel libro. Tra parentesi a mio parere sia Il socio che il cliente sono delle buone trasposizioni. Invece il rapporto pelican e Fuga dal Natale mi sono piaciuti un po' meno ma perché nel primo caso era stravolto il personaggio della protagonista. Nel secondo caso la storia era banalizzata a semplice farsa natalizia non riuscendo a cogliere in pieno lo spirito del libro. E per farti un altro esempio: molti ritengono che il finale di Colazione da Tiffany sia troppo zuccheroso e ottimista ma se devo essere sincera lo preferisco di gran lunga al finale più malinconico del racconto di Truman Capote.

CITAZIONE (Susanna @ 16/5/2010, 18:16)
Grazie ancora per i tuoi commenti ai libri, molto graditi :gwnmu.gif:

Non c'è di che, il piacere è mio e sono contentissima che tu li legga!
 
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Susanna
view post Posted on 22/5/2010, 09:59




Wow, Bolly....sono ammirata per il tuo splendido discorso. :tvxlu.gif:
Mi dispiace tanto che questo forum sia così poco frequentato, altrimenti saresti sicuramente la persona più adatta a curare la recensione dei film e dei libri, vista la tua enorme conoscenza in merito. Ed avresti sicuramente un grandissimo seguito da chi ama il genere. :gwnmu.gif:

Per il momento, devi accontentarti di 5 lettori :-D:
 
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Bollicina
view post Posted on 24/6/2010, 15:03




La mia ultima impresa letteraria terminata qualche giorno fa è Espiazione, di Ian McEwan, romanzo dal quale è stato tratto il film con Keira Knightley e James McAvoy che è stato presentato al Festival del Cinema di Venezia un paio d'anni fa se non sbaglio.
Questo libro piacerebbe sicuramente a Susanna, perché l'argomento è proprio il potere della parola. Una piccola bugia di una ragazzina di 13 anni è in grado di distruggere le vite di due -e forse più- persone che le stanno a cuore. Per questo la protagonista da adulta diventa scrittrice e cerca di espiare la sua colpa non con un'azione eclatante o con un gesto teatrale, ma sempre con le parole. Briony cerca attraverso il suo romanzo di restituire alla storia d'amore di quelle due persone il lieto fine che avrebbe meritato. Certe parti mi sono piaciute molto, soprattutto quelle che descrivono i sentimenti conflittuali provati dai tre personaggi (Briony, Cecilia e Paul). La parte in cui è descritto l'innamoramento dei due è molto sensuale, ma senza cadere mai nel volgare.
Insomma mi è piaciuto molto, anche se secondo me a volte per rimediare a certe mancanze le parole da sole non sono sufficienti.
 
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52 replies since 5/11/2009, 10:35   526 views
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