Prosa, Le nostre letture

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Bollicina
view post Posted on 21/5/2010, 20:30 by: Bollicina




CITAZIONE (Susanna @ 16/5/2010, 18:16)
Una domanda: hai visto anche il film? Perchè, non so se capita anche a te, io difficilmente riesco a vedere un film dopo avere letto un libro. La maggior parte delle volte sono rimasta delusa: l'immaginario si discosta troppo dalla realizzazione su pellicola della trama. " Il cacciatore di aquiloni ", " Il Socio ", " Il cliente ", " Il nome della Rosa ", sono tutti libri che ho letto dei quali non ho voluto vedere la trasposizione cinematografica.

A dirti il vero no, non sono ancora riuscita a vedere il film purtroppo. Ho visto il trailer e qualche fotografia del cast. L'attrice che interpreta Lisbeth secondo me è semplicemente perfetta per il ruolo. Sono un po' delusa dall'attore che interpreta il giornalista Mikael Blomkvist... me l'aspettavo un filino più atletico e un po' più attraente. Ma come tu ben sai io sono abituata troppo bene e di conseguenza ho gusti molto difficili in fatto di uomini :tvxlu.gif: .
Per quanto riguarda il discorso più ampio sulla trasposizione di romanzi in forma di sceneggiatura e infine in forma di film ho delle idee un po' diverse rispetto alle tue.
Secondo me ci sono dei registi, degli sceneggiatori e degli adattatori più o meno abili nel rendere l'atmosfera di un romanzo. Un buon 70% delle sceneggiature -se non di più- sono tratte da libri, racconti o romanzi. Alcuni adattamenti riescono molto bene, in particolare nei film in costume (Casa Howard, Camera con vista, Orgoglio e pregiudizio, Ragione e sentimento, L'ultimo dei Mohicani, Ritratto di signora, Le relazioni percolose, L'età dell'innocenza, Tuck Everlasting, la trilogia del Signore degli anelli, e i primi tre film della saga di Harry Potter). Quando si guarda un film tratto da un libro è inevitabie fare dei confronti ("ma non va così"... "hanno tagliato questa cosa!" "manca quel personaggio" eccetera), ma se il film è fatto bene la delusione è minima nonostante i tagli necessari. Altre volte invece dai libri vengono tratti degli adattamenti orrendi (ad esempio Eragon, o tutta la serie di film tedeschi tratti dai romanzi di Rosamunde Pilcher). Secondo me le cose importanti nel passaggio dalla carta alla pellicola sono due:
1) Il soggetto non dev'essere troppo semplificato o banalizzato.
2) Nella trasposizione cinematografica si possono portare delle modifiche alla trama del romanzo, purché il soggetto e i personaggi non ne risultino stravolti. Ad esempio a mio parere il finale del film Il Socio si adatta alla perfezione alla pellicola. Il finale del romanzo rea troppo complesso e aperto per essere lasciato così com'era nel libro. Tra parentesi a mio parere sia Il socio che il cliente sono delle buone trasposizioni. Invece il rapporto pelican e Fuga dal Natale mi sono piaciuti un po' meno ma perché nel primo caso era stravolto il personaggio della protagonista. Nel secondo caso la storia era banalizzata a semplice farsa natalizia non riuscendo a cogliere in pieno lo spirito del libro. E per farti un altro esempio: molti ritengono che il finale di Colazione da Tiffany sia troppo zuccheroso e ottimista ma se devo essere sincera lo preferisco di gran lunga al finale più malinconico del racconto di Truman Capote.

CITAZIONE (Susanna @ 16/5/2010, 18:16)
Grazie ancora per i tuoi commenti ai libri, molto graditi :gwnmu.gif:

Non c'è di che, il piacere è mio e sono contentissima che tu li legga!
 
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52 replies since 5/11/2009, 10:35   526 views
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